Giappone 2.0 e Aikidō: giorno 3

Il terzo giorno ad orario pieno si è concluso, molta fatica ma anche il piacere di aver praticato e lavorato molto. La cosa che mi ha colpito di più oggi sono le donne con cui ho praticato. Diverse universitarie ed anche qualche signora più grande, e tutte in grado di gestire sul piano tecnico e della connessione la pratica senza problemi. Forse questa è una delle qualità che mi piace di più della pratica definita “soft” del maestro Endo. Ponendo l’attenzione sulla connessione tra i due praticanti la maggior parte delle volte anche il “confronto agonistico” si pone di più sul sentire dove è possibile portare uke nello squilibrio che non sul chi è più forte. Certo capita sempre qualche praticante più “resistente”, soprattutto tra gli uomini di una certa età, però diventa un esercizio per noi stessi a non entrare in una mentalità competitiva. Il maestro ha continuato a lavorare molto su katateryotetori, Shomenuchi e Ushirowaza ryotetori, sottolineando sempre la connessione che si crea nello stesso modo quando uke cerca di sollevare le braccia e Tori le distende naturalmente verso terra. Sono riuscito a vedere un collegamento che il maestro ha sottolineato tra le sua forma di nikyō omote e kaitennage, e a cogliere il timing del momento di applicazione sul “rimbalzo” di uke, è stato quasi un caso ma sono riuscito a registrarlo. Dopo la lezione un altro giro alle onsen, perché l’effetto sui muscoli è stato molto buono, quindi ripetiamo volentieri. Tornando con un po’ di calma in bici ho avuto modo di guardare il paesaggio e sembra davvero una zona molto bella, all’orizzonte si levano in cielo delle mongolfiere per un festival che si terrà il 5 maggio, le montagne, e ancora qualche ciliegio in fiore. Domani orario ridotto, dalle 13 alle 15 si terrà un enbu, e poi un’ora di pratica dalle 15 all 16. Non so se faremo in tempo a fare un altro giro alle terme perché alle 18 ci sarà il party e i preparativi in dojo vanno avanti da giorni.

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